Frammenti di sogno
Perso era il pensiero,
silenziato e confinato su esteri lidi,
tra le spire serrate dell’inconscio,
lontano dal mio quieto orizzonte.
Immerso, avvolto, travolto
da raffiche di schegge dipinte
a turbinar nell’infinito vortice
dei prima e dei poi.
Celere, in libera caduta,
lungo una gola profonda,
ove alcun omega si rivela,
un pallido brillio mi pulsa
dietro le palpebre sopite.
Come piume cullate da refoli,
le membra mie lente si adagiano
su candidi e setosi giacigli,
come giovani petali sulle acque.
Profumi di glicine intorno a me
e luci bianco-ambrate
mi circondano la sagoma,
mentre presenze di segreta natura
costeggiano i miei fianchi,
cogliendo ogni pensiero nascente.
D’un tratto, dal calice d'Ipno emersi,
all’ombra di una acerba e timida aurora,
con il vano timore di un ignoto passato
ed in mente solo poche labili memorie.
silenziato e confinato su esteri lidi,
tra le spire serrate dell’inconscio,
lontano dal mio quieto orizzonte.
Immerso, avvolto, travolto
da raffiche di schegge dipinte
a turbinar nell’infinito vortice
dei prima e dei poi.
Celere, in libera caduta,
lungo una gola profonda,
ove alcun omega si rivela,
un pallido brillio mi pulsa
dietro le palpebre sopite.
Come piume cullate da refoli,
le membra mie lente si adagiano
su candidi e setosi giacigli,
come giovani petali sulle acque.
Profumi di glicine intorno a me
e luci bianco-ambrate
mi circondano la sagoma,
mentre presenze di segreta natura
costeggiano i miei fianchi,
cogliendo ogni pensiero nascente.
D’un tratto, dal calice d'Ipno emersi,
all’ombra di una acerba e timida aurora,
con il vano timore di un ignoto passato
ed in mente solo poche labili memorie.
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