Lontanamente eterno
Vivo e vibrante mi giunge
il tuo nitido riflesso,
lo avverto infrangersi
contro le ripide falesie
dei pensieri miei,
come fan le onde a baciar gli scogli senza posa alcuna.
Vince le distanze siderali,
valicando ogni barriera nota e ignota,
lì dove tempo e spazio,
eterni amanti incompresi,
perdono di senso,
lasciando al pensier l'onere di scorgere
quel varco verso la mente,
partenza e arrivo di ogni viaggio ascetico,
nell'oceano invisibile dello spirito.
Lì dove le navi della coscienza non hanno timone
e solo la volontà si fregia di guida,
fino a ricongiungersi,
a ritrovarsi,
a riviversi,
come due guizzi di luce che si scrutano
e si perdono insieme in un unico grandioso bagliore,
al culmine di un intenso fragore,
all'apice della vera passione.
Una bella parabola
RispondiElimina