I binari del Tempo
Oh impalpabile essenza
che scivoli tra le trame serrate delle nostre vite,
eterno vortice di attimi sfuggenti,
effimero mosaico di istanti senza nome,
divini sono i natali tuoi, all'ombra di un mistero mai svelato.
Unico dominatore di Tanato,
come un cieco spettatore in perpetuo movimento,
corri e rincorri e mai ti plachi, passi veloce senza voltarti,
quantunque l'umana supplica ti giunga,
e mai perdoni quanti indugiano sul perché o sul per come.
Noi, piccole creature, rassegnate ti subiamo,
nella misera caducità del nostro essere mortali.
Impotenti e sottomessi siamo dinanzi al tuo fermo e ordinato passo.
Eppure, nel calore della tua fredda indifferenza,
ci doni sempre te stesso, consolando le anime in pena,
in cerca di pace e consiglio, guarendo mente e corpo,
lenendo ferite e tormenti, donando senno e ingegno.
La Vita stessa legata ti resta, nulla sarebbe e nulla potrebbe,
lontano dal tuo battere scandito.
La presenza tua è ragion d’essere del cosmo,
legittimando l’esistenza nostra.
Di stima e rispetto ti omaggiamo,
a te che tieni il conto dei nostri giorni mancanti,
animando la volontà nostra a gustare ogni sorriso,
ogni lacrima, ogni emozione, ogni respiro
fino all’ultimo spiraglio di realtà vivente.
Mai tornerai indietro sui tuoi passi e condurrai così il nostro sguardo
lungo i tuoi binari infiniti verso un domani ignoto
che spegnerà per sempre il passato,
spingendolo giù nel baratro dell’eternità e del ricordo.

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