Un leggiadro risveglio
Quale
soave musica ci desta dall'abbraccio serrato di Onìro?
Quale ammaliante profumo confonde i sensi nostri ancor del tutto sopiti?
Sarà forse il canto di un piccolo rosignolo giunto da molto lontano?
Sarà putacaso il fresco olezzo dei boccioli appena schiusi?
Ricolmo di gioia è il cuor nostro al pensiero della tua venuta
e anche il nostro animo sorride per tale avvento.
Giunta tra noi sei ormai, oh nostra Dama floreale.
Tu, simbolo di Vita e vitalità, avvolta da vesti candide e delicate resti
e al seguito dei passi tuoi, sbocciano le tue incantevoli figlie:
la vivace Petunia, la cordiale Begonia, la timida Margherita,
tutte in coro a salutare, in una danza di festa, di fragranze e colori,
baciate dai raggi ancora tenui del giorno,
accarezzate dal soffio leggero di Zefiro,
e accompagnate in concerto dal sottile garrito delle rondini
che s'intreccia con il cinguettio picchiettante dei passeri
e il canto soave delle capinere.
Oh amabile Regina, ristoraci e onoraci
con le tue tante sagome di luce e melodia,
rincuoraci sulla bellezza della Vita,
mostraci, con il tuo fertile sguardo, emblema di rinascita,
l'ordine e la perfezione del creato,
lì dove luce e tenebre in pace e armonia giacciono
e offrici l'energia e la consapevolezza per rinnovare il nostro spirito
e donare nuova linfa alla nostra Vita.
Quale ammaliante profumo confonde i sensi nostri ancor del tutto sopiti?
Sarà forse il canto di un piccolo rosignolo giunto da molto lontano?
Sarà putacaso il fresco olezzo dei boccioli appena schiusi?
Ricolmo di gioia è il cuor nostro al pensiero della tua venuta
e anche il nostro animo sorride per tale avvento.
Giunta tra noi sei ormai, oh nostra Dama floreale.
Tu, simbolo di Vita e vitalità, avvolta da vesti candide e delicate resti
e al seguito dei passi tuoi, sbocciano le tue incantevoli figlie:
la vivace Petunia, la cordiale Begonia, la timida Margherita,
tutte in coro a salutare, in una danza di festa, di fragranze e colori,
baciate dai raggi ancora tenui del giorno,
accarezzate dal soffio leggero di Zefiro,
e accompagnate in concerto dal sottile garrito delle rondini
che s'intreccia con il cinguettio picchiettante dei passeri
e il canto soave delle capinere.
Oh amabile Regina, ristoraci e onoraci
con le tue tante sagome di luce e melodia,
rincuoraci sulla bellezza della Vita,
mostraci, con il tuo fertile sguardo, emblema di rinascita,
l'ordine e la perfezione del creato,
lì dove luce e tenebre in pace e armonia giacciono
e offrici l'energia e la consapevolezza per rinnovare il nostro spirito
e donare nuova linfa alla nostra Vita.
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