Io mio ricordo
Io mi ricordo
di quelle gote rosse,
di quei capelli mossi,
privi di vanità e malizia.
Io mi ricordo
di quegli occhi lucidi,
di quello sguardo così docile e fragile,
colmo d'inerme tristezza.
Io mi ricordo
di quei silenzi così aspri e affranti.
Troppo giovane per subire,
così innocente per patire.
Io mi ricordo
della bontà pura e sincera del tuo animo,
e dei natali umili e semplici dei tuoi passi.
Sulle mani l'immagine del sacrificio e del sudore
e addosso solo vesti di dignità e modestia.
La terra ti farà sempre da testimone.
Io mi ricordo
che mai nulla dovuto ti fu,
eppure nella durezza dei cuori
di chi al fianco ti stava,
nello scherno spinto all'estremo,
nella sciocca crudeltà puerile,
nelle corali risate,
nei buffi dipinti
di chi forse giocava o forse no,
trovasti il senso della parola dolore.
Io mi ricordo
di te che in un angolo sedevi
e nel silenzio imparavi,
scrutando il mondo sempre con amore.
Io mi ricordo
che di lacrime bagnasti il tuo volto
e noi di ferite marcammo il tuo cuore.
Si, io mi ricordo,
mi ricordo di te caro amico,
e quanta pena il cuore custodisce
che come una spina mi trafigge.
Viva in me è la speranza
che almeno la vita e il tempo
lievi ti siano stati per una volta,
e la mente tua inviolata sia rimasta.
Possa l’animo tuo usar condono
verso quella fredda indole inconsapevole.
Possa il cuor tuo guardare avanti
e spezzare le catene con il passato.
Possa la tua vita un giorno sorridere vibrando.
Oggi più di ieri, ieri più di oggi.
di quelle gote rosse,
di quei capelli mossi,
privi di vanità e malizia.
Io mi ricordo
di quegli occhi lucidi,
di quello sguardo così docile e fragile,
colmo d'inerme tristezza.
Io mi ricordo
di quei silenzi così aspri e affranti.
Troppo giovane per subire,
così innocente per patire.
Io mi ricordo
della bontà pura e sincera del tuo animo,
e dei natali umili e semplici dei tuoi passi.
Sulle mani l'immagine del sacrificio e del sudore
e addosso solo vesti di dignità e modestia.
La terra ti farà sempre da testimone.
Io mi ricordo
che mai nulla dovuto ti fu,
eppure nella durezza dei cuori
di chi al fianco ti stava,
nello scherno spinto all'estremo,
nella sciocca crudeltà puerile,
nelle corali risate,
nei buffi dipinti
di chi forse giocava o forse no,
trovasti il senso della parola dolore.
Io mi ricordo
di te che in un angolo sedevi
e nel silenzio imparavi,
scrutando il mondo sempre con amore.
Io mi ricordo
che di lacrime bagnasti il tuo volto
e noi di ferite marcammo il tuo cuore.
Si, io mi ricordo,
mi ricordo di te caro amico,
e quanta pena il cuore custodisce
che come una spina mi trafigge.
Viva in me è la speranza
che almeno la vita e il tempo
lievi ti siano stati per una volta,
e la mente tua inviolata sia rimasta.
Possa l’animo tuo usar condono
verso quella fredda indole inconsapevole.
Possa il cuor tuo guardare avanti
e spezzare le catene con il passato.
Possa la tua vita un giorno sorridere vibrando.
Oggi più di ieri, ieri più di oggi.
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